Natura e trasformazione: Seon-Ghi Bahk veste i vini Michele Chiarlo con la sua arte materica

Il sodalizio di Michele Chiarlo con l’arte si è arricchito di due nuove etichette d’artista, Barolo DOCG 2019 e Gavi DOCG 2022 da collezione realizzate dall’artista coreano ed esposte alla Lotte Gallery di Seoul all’interno della mostra SANTÈ! CIN CIN! CHEERS!

Permanenza e mutevolezza, natura, civiltà, uomo: è Seon-Ghi Bahk, scultore coreano dietro le ultime etichette d’artista di Michele Chiarlo.

Bahk è un artista dalla ricca carriera internazionale, con formazione all’Accademia di Brera di Milano. Le sue installazioni tridimensionali di carbone sospeso, interpretate come eleganti disegni in bianco e nero, sono state esposte in tutto il mondo, collezionando numerosi riconoscimenti; nel 2006, il prestigioso nono Kim Chong Yung Sculpture Award ha onorato il suo eccezionale contributo all’arte contemporanea. È suo il concept degli incantevoli lampadari dell’Hotel Shilla di Seoul, una delle migliori strutture ricettive della Corea.

La collaborazione con Michele Chiarlo aggiunge uno strato di significato all’esplorazione di Bahk, che per la sua opera si è mosso lungo un sottile quanto significativo parallelo con l’arte della vinificazione, omaggiando nelle sue sculture il lavoro artistico di chi fa vino.

Come Seon-Ghi Bahk realizza opere in cui singoli pezzi appesi, all’apparenza casualmente, creano un’immagine attraverso la prospettiva – perfetta solo se vista da occhio che sa cogliere le sfumature, e solo se assemblata con saggezza – un produttore attento crea un vino superbo intessendo con maestria i diversi elementi che lo compongono.

La natura, quindi, diventa civiltà attraverso l’arte della trasformazione, naturale e artigianale: l’uva fermenta e poi viene vinificata, la materia organica diventa carbone, materiale d’elezione di Bahk, e viene trasformata in scultura – e, più tardi, in illustrazione per le etichette di Barolo DOCG 2019 e Gavi DOCG 2022 in edizione limitata firmate dall’artista.