Michele Chiarlo ha un’idea precisa del vino: grandi bottiglie nascono da un’attenzione meticolosa e costante per ogni aspetto della vinificazione.
Una cura che parte che parte dalla vigna e, passando per la cantina, giunge ad abbracciare aspetti trasversali dell’esperienza del vino: sostenibilità, arte, cultura, eventi, visite in cantina e ospitalità.
La costanza qualitativa dei vini di Michele Chiarlo nasce in vigna, sulle colline delle Langhe e del Monferrato che l’Unesco ha riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Lavorare la vigna è una questione di rigore nelle scelte, nelle pratiche e nei tempi.
Scelte che privilegiano la vocazione, la storicità, il prestigio dei luoghi adatti alla vite. Che si concretizzano nella decisione di vinificare solo vitigni autoctoni, utilizzando le varietà iconiche e storiche del Piemonte: Nebbiolo, Barbera, Cortese e Moscato. Scelte che privilegiano sempre l’eccellenza alla quantità: non abbiamo mai imbottigliato i nostri grandi Cru in annate minori, in cui la qualità non ci sembrava soddisfacente.
Pratiche rispettose della naturale evoluzione dei vigneti, studiate perché le varietà si esprimano nella loro piena riconoscibilità, senza forzature. Pratiche che prevedono la tutela del suolo, delle viti e dell’uomo che le lavora, cercando di preservare la biodiversità e l’equilibrio dell’ecosistema. Che privilegiano la concimazione naturale, l’inerbimento, il sovescio con essenze nutritive, minuziose operazioni sul verde, diradamenti qualitativi mirati e mai esasperati, condotti vigneto per vigneto, parcella per parcella, ceppo per ceppo secondo una filosofia artigianale che considera ogni grappolo un microcosmo da valorizzare e preservare nella sua unicità e personalità.
Tempi meticolosi, giusti, mai affrettati o tardivi. Grazie ad una costante presenza nei vigneti unita all’esperienza accumulata negli anni, le analisi condotte nei nostri laboratori, i meticolosi assaggi degli acini in campo, la selezione di grappoli e la vendemmia manuale.
Lo stile dei vini di Michele Chiarlo si esprime attraverso una ricerca di equilibrio, eleganza, gusto e complessità. Vini longevi e ben strutturati che mantengono la memoria dei terroir da cui nascono e continuano a raccontarla nel tempo.
L’integrità e la perfezione del frutto raccolto in vigna sono alla base di tutte le nostre operazioni in cantina. Seguiamo uno stile tradizionale, mai esasperato, classico, riconoscibile e qualitativamente costante.
Prediligiamo pressature soffici, volte a non lacerare le bucce degli acini, fermentazioni e macerazioni attente ad un’estrazione polifenolica rispettosa della tipicità varietale. Proprio come un tempo, i grandi Cru fermentano in tini troncoconici di legno, con frequenti bagnature del cappello e temperature controllate, volte a fissare ed esaltare le caratteristiche che le uve hanno espresso in vigneto.
Vinifichiamo separatamente ogni parcella in cui abbiamo suddiviso i nostri vigneti, di cui controlliamo qualità ed evoluzione con frequenti assaggi, prima dell’assemblaggio.
Più bottiglia, meno legno. L’uso dei legni è dosato, affinché le cessioni non sovrastino il carattere del vitigno. Barolo, Barbaresco e Nebbiolo affinano in botti grandi e medie. Per Barbera e Nizza alterniamo legni grandi e piccoli, cercando scrupolosamente di mantenere un frutto fresco e suadente. I nostri bianchi affinano in acciaio, a temperature controllate, al fine di sottolineare la freschezza, l’acidità vibrante, le note floreali e agrumate, appetitose e fragranti dei vitigni d’origine. Tutti i grandi Cru si elevano almeno per un anno di bottiglia, una permanenza lunga che favorisce il giusto grado di maturazione prima di essere disponibili sul mercato.